2007: On the road tra sacro e profano fino a Porto

Perchè questo titolo? Semplicemente per il motivo che ho buttato giù l'itinerario scoprendo solo al momento di definire le tappe, che avremmo attraversato Lourdes e percorso parte del cammino di Santiago: itinerario dei pellegrini che da Bilbao e anche prima, percorrono a piedi fino a Santiago e Finisterre!
E quindi: sacre le cucine che abbiamo provato, lungo il nostro percorso da profani!

Le tappe:
1°Bologna (I) - Parizot (F) 713km
Primo giorno di trasferimento. Abbandonata finalmente l'autostrada a Grenoble, si prosegue sulla N92, poi N532 ed infine sulla N7 fino al primo camping tra Lione e Avignone, in piena campagna lungo il Rodano: il camping Les Bastets.
Un posto tranquillo, quel che ci vuole per riposarsi e ripartire il giorno dopo.

2° Parizot (F) - Millau (F) 311km
Si parte sempre in direzione ovest attravesando parchi e foreste percorrendo la N102, la N104, la D901 e la N88, per poi prendere l'autostrada A75 per una settantina di km fino a Millau passando sul ponte più alto d'Europa.




Anche qua sosta in un bel campeggio con vista sul monte da dove si lanciano una miriade di paracadutisti: Le Millau Plage. La tranquillità lascia posto alla festa: in centro a Millau capitiamo nel bel mezzo della festa o meglio del Festival Folklorique International du Rouergue, dove svariate etnie si esibiscono lungo le strade con canti e balli.




Bello! Poi però inizia a piovere e l'atmosfera un po' si guasta...

3° Millau (D) - Lourdes (F) 376km
L'indomani prima tappa mistico-religioso-sociologica (detta alla Patrizio Roversi): Lourdes.
Abbandoniamo quindi Millau passando questa volta sotto l'enorme ponte dell'autostrada e tute antipioggia addosso, si percorre la D999 fino ad Albi e poi di nuovo autostrada sulla A68 fino a Tolosa.


Di qui ci si alterna tra N117 e A64 per poi finire sulla N21 da Tarbes fino appunto a Lourdes. Ci ritroviamo un paese di negozi di souvenirs di madonnine e altri amenicoli, ma del resto c'era da aspettarselo... Comunque la visita alla cattedrale e alla famosa grotta (o meglio un piccolo anfratto lungo una parete rocciosa) è stata intereressante, se non altro non abbiamo trovato chiuso!




Anche i bar non mancano, per cui un bel omelette au jambon et une biere non ce li leva nessuno!

Colpo di cu.. o meglio, merito della provvidenza: troviamo un alberghetto "Relais des Cretes" sulla Avenue Alexandre Marqui, a 3km dal centro città e a soli 30euri a camera! In campeggio si spendeva circa la stessa cifra, ma bagno e doccia in tenda ancora non esistono...



La sera ci fermiamo in un ristorantino subito a fianco dell'hotel: "Restaurant Au soleil", dove appena ti siedi la prima cosa che ti chiedono è: rosso o rosé? E poi ti portano il litrozzo della casa. Enorme ma simpatico il gestore, nonchè cuoco. Fantastique!
4° Lourdes (F) - Llanes (E) 605km
Si riparte il giorno dopo. Siamo sui Pirenei del nord e percorriamo la D937 e la D936 fino a Bayonne tra nebbia e pioggia con temperatura fissa sui 12°. Poi proseguiamo finalmente lungo la costa atlantica ed entriamo nei Paesi Baschi spagnoli.



Di tanto in tanto troviamo murales dedicati alla voglia di indipendenza che da queste parti è molto sentita.

A Bilbao (Bilbo) facciamo una breve sosta per vedere il museo Guggenheim e Puppy: un cane gigante fatto di fiori... mah!



Questa città non ci ispira un ganché: forse anche perché é una città. Per cui in sella per farci una buona dose di km sulla costa, percorrendo svariate stradine parallele alla A8 che senza dubbio é più comoda e diretta, ma che resta più all'interno e non ha il panorama dell'oceano. Si fa strada lasciando i baschi e attraversando la Cantabria, per arrivare nel Principato delle Asturie, un'altra regione autonoma della Spagna.
Non avevo definito una tappa precisa per questa parte di viaggio e quindi ci fermiamo quando il culo inizia a dire la sua. Llanes: tipica zona balneare dove la gente si accalca nelle poche centinaia di metri di spiaggia che di tanto in tanto si presentano lungo la costa. Infatti gli alberghi anche a 2 stelle presentano prezzi da 4 stelle e gli altri sono ovviamente tutti pieni.
Poco male si va in camping: il Rio Puron. Campeggio modesto, lontano dai centri abitati ma comunque pulito, con bar-ristorante e market annessi. Quel che ci voleva per riposarsi. Assaggiamo finalmente il sidro che in questa zona è tipico, accompagnato da un po' di formaggio locale.

5° Llanes (E) - Finisterra (E) 536km (sosta 4 giorni)
Questa tappa ci porta in Galizia, a Finisterre o Fisterra in gallego. Il punto più a occidente del mondo conosciuto dai Romani, che diedero appunto il nome a questa terra (Finis Terrae), meta anche dei pellegrini giunti alla fine del loro cammino.


E qui finalmente ci incontriamo con i nostri amici Road Runner's: Bertha e Ika (che hanno fatto il viaggio da veri pellegrini... pazzi da legare!) e il Burt con sua moglie Rosy, che da più furbi hanno pensato bene di venire in Galizia sì, ma in Goldwing!

Qua i ragazzi hanno già trovato da sistemarci tutti e 6 in appartamento a 15euri a notte per persona: cosa chiedere di più? Decidiamo quindi di fermarci un po' di giorni con loro a far festa e a raccontarci i rispettivi viaggi e nel frattempo girare anche la zona. Ovvio che i peregrinos hanno tenuto banco! Di qui nei giorni successivi abbiamo visitato Santiago e fatto un giretto per fari, lungo la Costa da Morte (chiamata così per i numerosi incidenti in mare accaduti in questa zona fin dal 1700).








La Galizia è spettacolare! E lo è anche il suo piatto tipico: il pulpo!


6° Finisterra (E) - Porto (P) 308km
E' giunto il momento di separarci dall'ottima compagnia per prosegiure verso sud, verso il Portogallo.

La curiosità di vedere un'altro stato dell'Europa è forte: il nostro 15° stato europeo percorso su 2 ruote, da aggiungere all'album dei ricordi. Percorriamo quindi sempre incollati alla costa, le strade in direzione Porto, cercando di evitare come la peste le autopistas (autostrade a pedaggio). Giusto appena passato il confine percorriamo una quarantina di km sulla A3 dove, fermi ad un'area di rifornimento, assistiamo ad una gara clandestina di moto in stile "Biker Boyz".
Ovviamente tutti senza targa o comunque ben allineata parallela all'asfalto...
Divertente, ma non abbiamo tanto tempo per stare ad assistere, per cui lasciamo lo show e ripartiamo. Giunti a Porto iniziamo a cercare un posto per dormire. Cominciamo a perderci per gli innumerevoli vicoli dal fondo in porfido: con la moto carica non è il massimo...
Finalmente a sud della città troviamo la zona dei campeggi.
Fanno tutti un po' cagare e decidiamo tra il meno peggio (le stelle qua sono assegnate a caso!). Ci sistemiamo al camping "Orbitur-Madalena" poi via verso il centro città. Il bello di Porto-Vila Nova de Gaia è che nel centro storico non ci si ritrova in mezzo a piazze con chiese e monumenti vari, ma piuttosto un canale (Rio Douro) con le imbarcazioni tipiche per il trasporto dei barili del famoso vino di porto, ormeggiate in fronte alle storiche cantine: bellissimo!




Ovviamente la cantina più famosa e quindi anche la più turistica è la Sandeman ma per chi capita come noi la prima volta, non può che cominciare da qui. Decidiamo prima di darci agli assaggi di porto, di far fondo: ci fermiamo in uno dei tanti ristorantini lungo il canale e ordiniamo due bei pesciazzi grigliati, accompagnati da un'altro vino tipico: il Vinho Verde.
Questo é un bianco frizzante molto leggero.





Entriamo finalmente alla Sandeman. Purtroppo siamo già nel tardo pomeriggio quando usciamo dalla cantina, per cui le altre stanno già chiudendo.
Peccato, o meglio per fortuna: già con gli assaggi alla prima siamo un po' storditi... Facciamo due passi dalla zona cantine di Vila Nova al lato opposto (Porto), per poi finire la visita della città in un altro ristorantino dove assaggiamo una salsiccia con ripieno che sa di cotechino e un piatto tipico di Porto: un cubo di formaggio fuso, crescenta, brasato di vitello e salamino piccante.



Con una magnata così, l'effetto euforico del porto ben presto svanisce e prima che un sonno profondo ci sorprenda, decidiamo di far rientro al camping. Torniamo a perderci nel labirinto di vicoli stretti (qua il gps non serve a niente!) e la notte li ha trasformati in luoghi abbastanza inquietanti: le facce da tagliagola che hanno qui le ho viste solo in un'altra città italiana... Finalmente al camping (che continua a far schifo) si decide che l'indomani si sarebbe letteralmente levate le tende: Porto è bella ma solo nel suo centro e in pieno giorno...
7° Porto (P) - Salamanca (E) 365km
Detto fatto! Al mattino siamo già in strada. Il sud del Portogallo non ci attira: caldo, sovraffollamento di turisti da playa, traffico...
Naaa! Si va a est, di nuovo in Spagna, in Castilia e Leon: Salamanca.
E qua tiriamo un sospiro di sollievo. Cittadina universitaria, piccola, pulita e tranquilla.



Troviamo un campeggio spettacolare: Camping Regio. Abbiamo tutto un pomeriggio per girarcela a piedi. E così é: parcheggiata la moto in pieno centro, iniziamo a visitarla e ci soffermiamo poi nella piazza principale "Plaza Mayor" per un paio di birre: giusto il tempo di far passare un breve temporale arrivato all'improvviso. La sera: Paella!

8° Salamanca (E) - Saragoza (E) 548km
Si continua la traversata spagnola verso est in Aragona, sembra di stare in un film western: strade in mezzo ad un paesaggio desertico e polveroso.Minchia che caldo! Arriviamo a Saragoza e ci concediamo una notte in albergo 3stelle a 60euri a camera: Hotel Express.
La città è molto più grande di Salamanca ma il suo centro storico turistico è la metà.

9° Saragoza (E) - Barcellona (E) 308km (imbarco per Genova)
Siamo per la seconda volta a Barcellona. Non è cambiato nulla dall'agosto del 2003: caldo bestiale, traffico e semafori ovunque, anche in rotonda! La ventola della moto è sempre attaccata, ci sono almeno 40°,aiuto! Prenotiamo l'imbarco per la sera stessa verso Genova con la compagnia Grandi Navi Veloci e poi facciamo giusto un breve tour in centro città. Il nome del traghetto é tutto un programma: Coraggio!


10° Genova (I) - Albenga(I) 87km (sosta 2 giorni)
Sbarcati dopo 18 ore di traversata ci dirigiamo dopo 7 anni di nuovo ad Albenga, a scroccare ospitalità dal nostro amico Wildrunner che nel frattempo ha girato il mondo, si è sposato con Rebekka ed è ritornato in Liguria. Coincidenza: la prima volta che gli abbiamo fatto visita, nel 2000, venivamo da Finistère in Bretagna e ora da Finisterre.

E' di nuovo festa! Facciamo anche una breve escursione sui colli liguri, al passo del Faiallo, giusto per togliere un po' l'appiattimento alle gomme... Tanta è la nebbia in cima, che il passo lo passiamo senza manco vederlo!

Ma l'osteriola successiva non ci è sfuggita...
11° Albenga (I) - Bologna (I) 375km
Ebbene sì, anche per quest'anno è finita la gita.
Ah! A proposito! Questo é stato il primo viaggio estivo con la FJR: 5250Km percorsi in 14 giorni (4532km di trasferimento + 718km di giretti), con un po' tutte le condizioni meteo e stradali. E' stato solo necessario prima della partenza, eliminare le due valigie di serie dalla capienza di un inutile zainetto ed accessoriarla con le tre GiVi che avevo mantenuto dalla precedente ZZR.
Promossa a pieni voti!